Il viaggio a Medjugorje

Ore 21.00 di un venerdì qualunque, dall’altra parte della cornetta l’inequivocabile voce del mio capo redattore: “Pronto? Devi andare a Medjugorje”.

L’imperativo tono della sua voce non  sembrava dare adito a ripensamenti, provo a dire “Ma come?”

Avevo altri impegni e….in un attimo sento il fragoroso click della cornetta che chiude la “conversazione” .

Eccomi dunque in autostrada direzione Bosnia Erzegovina, il paesaggio è crudo, denso, si taglia con il coltello come se gli odori di questa terra, già spettatrice di cruenti conflitti, tenti di guarire da se stessa e dalle ferite che si porta dentro.

Dieci ore di auto ed eccomi arrivata a destinazione: sono a Medjugorje. Continua a leggere