In questi giorni di miope violenza cosmica noi media siamo impegnati a raccontare un mondo di orrore e di incertezza politica, come non accadeva in Europa dall’ultimo conflitto mondiale. Non a caso infatti, per molti, “siamo in guerra”.
Archivi categoria: L’inviata
L’altra mattina mi sono svegliata e riflettendo
Invalid Displayed Gallery
L’altra mattina mi sono svegliata e riflettendo tra me e me pensavo: “che bello, oggi non è stata uccisa nessuna donna… l’abbiamo scampata.” Da gennaio del 2016 infatti sono morte ben 58 donne vittime di femminicidio. Purtroppo il mio pensiero positivo è stato smentito in pochi giorni perché oggi le vittime sono già 62. Una carneficina, un fenomeno trasversale, che attraversa tutte le classi sociali e le tipologie maschili più diverse.
I sogni bruciati di Sara
Sara Di Pietrantonio è stata bruciata viva. Arsa dalle fiamme deliberatamente provocate dal suo ex fidanzato, che non accettava che lei lo avesse lasciato.
L’ennesima vittima di femminicidio, un’altra donna che paga con la vita per aver detto basta ad una relazione alla quale non credeva più. Una morte ogni tre giorni, sono questi i dati che solo la freddezza dei numeri esprimono la grossa contraddizione con i nostri tempi, dove la tecnologia sembra spadroneggiare.
Dati impietosi sui quali ognuno di noi e’ chiamato ad interrogarsi.
Le amiche che non ho più. Lucia, Federica, Roberta.
“Lucia era un’impiegata di banca, Federica era una pornodiva, Roberta una mamma e una moglie. Di Roberta non si può dire che “fosse” o che “fosse stata”, perché di Roberta non si sa più nulla. Potrebbe anche essere ancora viva, ma per ora Roberta non “era” e non “è” più nulla.
UN TURBANTE PER LA VITA
Invalid Displayed Gallery
Parlare di malattia è sempre un tabù. È come se nessuno di noi volesse affrontare il dolore: ci fa paura solo a nominarlo, ci indebolisce, ci rende fragili agli occhi del mondo.
Si troverà mai il corpo di Isabella Noventa?
Purtroppo tutto porta a pensare che il corpo della povera Isabella non sarà più ritrovato. Freddy Sorgato, il compagno di Isabella, ha confessato di averla uccisa dopo un gioco erotico raccontando anche in quale parte del Brenta l’aveva gettata.
Il corpo di Roberta Ragusa e’ in un boschetto?
Invalid Displayed Gallery
Si torna a parlare di Roberta Ragusa, la mamma di San Giuliano Terme scomparsa di casa una notte fredda di gennaio di quattro anni fa, con indosso solo un pigiama rosa, senza soldi, documenti, carte di credito, per lasciare per sempre i suoi due amatissimi figli. Continua a leggere
Rossella. Storie di povertà italiana.
Invalid Displayed Gallery
Abita a Viareggio, Rossella Biancalana, una donna di 53 anni che vive in condizioni di povertà. Rossella quando riesce a lavorare, come donna delle pulizie, guadagna circa 230 euro al mese, ma il suo affitto costa 407 euro: da più di un anno quindi, è morosa, e tra pochi mesi il suo sfratto sarà esecutivo.
Un milione a Belen sì, quasi cento lavoratrici no
Con un colpo di coda l’azienda fiorentina Guess decide di delocalizzare e di trasferire i propri impianti produttivi nella vicina Svizzera, gettando ombre sul futuro di numerose famiglie italiane. Sembrano valsi a nulla i tentativi, da parte delle lavoratrici licenziate o in via di licenziamento, di richiamare l’attenzione della showgirl Belen Rodriguez, testimonial del marchio, a solidarizzare verso le molte donne che vedono il loro futuro sempre più’ cupo.
Roberta Ragusa: sentenza annullata. Logli potrebbe andare a processo.
Lo avevamo lasciato un anno fa, fuori dal Tribunale di Pisa con un sorriso beffardo, Antonio Logli, il marito di Roberta Ragusa, quando un giudice aveva deciso che per lui non dovesse essere celebrato nessuno processo per l’omicidio di sua moglie, per cui era indagato. Perché, scrisse il GUP ( giudice per l’udienza preliminare) Laghezza “il fatto non sussiste” ovvero Roberta non c’era nessuna prova che fosse stata uccisa, e tantomeno da suo marito Antonio.